Nel 2000 fu riacquistata la cancelleria, venduta dal nonno Cesare Strassoldo tanti anni prima alla famiglia Artelli. L’edificio e il suo giardino erano in pessime condizioni. Siccome il luogo era stata usato per anni da un gruppo che organizzava delle sagre, fu necessario bonificare le aree verdi perché vi sepolte montagne di bottiglie e c’era una vasta gettata di cemento. Dagli interni furono rimosse immondizia e carcasse di sedie, tavoli, frigoriferi, cartelli, ecc..
Per portare il prato al livello dell’altra metà di prato che era già di proprietà della co.ssa Strassoldo, fu necessario portare 19 camion di terra.
Qualche anno più tardi furono consolidati e legati tra di loro i muri interni, rifatto il pavimento del pianoterra, i bagni, l'impianto elettrico e costruiti dei contrafforti per evitare che il muro cedesse.